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Forestieri E Pellegrini Sulla TerraCampione

Forestieri E Pellegrini Sulla Terra

GIORNO 7 DI 7

La Città Celeste

I patriarchi si aspettavano una città con delle vere fondamenta (Ebrei 11:9,10,16). Il rapporto tra i credenti e le città è un tema interessante nella Bibbia. La città nell’Antico Testamento può essere paragonata al mondo nel Nuovo Testamento: le persone organizzate senza Dio e contro Dio. La prima città fu fondata da Caino dopo essersi allontanato dalla presenza del Signore (Genesi 4:16,17). La torre di Babele fu considerata dal Signore come una sfida (Genesi 11:4-9).

I PATRIARCHI E LE CITTÀ

Per i patriarchi, le città furono un intralcio sul loro cammino con Dio:

  • Tera soggiornò a Caran invece di proseguire per Canaan (Genesi 11:31,32).
  • Lot finì per vivere non in tende ma a Sodoma, subendo un rapimento nel corso di una guerra (Genesi 14:12) e dovendo scappare per sfuggire al giudizio (Genesi 19:15,16). Non volendo tornare alla vita nomade, chiese di poter andare in una città (Genesi 19:20) dove poi non si sentì sicuro (Genesi 19:30).
  • Abraamo mentì sul suo rapporto con Sara nella città di Gherar (Genesi 20:1-7).
  • Dina, la figlia di Giacobbe, fu violentata nella città di Sichem (Genesi 34:1,2).

GESÙ SOFFRÌ FUORI DELLA CITTÀ

Non c’era posto nella città di Betlemme per Gesù (Luca 2:4-7). Dovette fuggire dalla città dove nacque (Matteo 2:13-15). Dopo aver predicato nella sinagoga di Nazaret, fu allontanato dalla città (Luca 4:28,29). I Samaritani non lo vollero in paese (Luca 9:51-56). Gesù soffrì fuori della porta della città (Ebrei 13:12). È un’illusione per il credente pensare di essere accettato in questo mondo. Il nostro parlare e il diverso comportamento è ritenuto strano (1 Pietro 4:1-5). Dobbiamo scegliere di allontanarci dal mondo per vivere con Gesù (Ebrei 13:13). Qui non possiamo illuderci di avere una città stabile (Ebrei 13:14). La nostra cittadinanza è celeste (Filippesi 3:20).

SOTTOMESSI ALLE AUTORITÀ

Tuttavia, il credente non si disinteressa della città e del paese dove vive. Seppure come forestieri e pellegrini, abbiamo delle responsabilità verso le persone con cui viviamo (Geremia 29:7). Siamo chiamati a vivere rispettando le leggi e le autorità del paese dove viviamo (1 Pietro 2:13-17). In casi estremi, bisogna fare presente con rispetto che noi serviamo un’autorità più alta (Atti 4:19,20; 5:29).

IL LIBRO DELLA VITA

L’anagrafe della città celeste è il libro della vita (Apocalisse 20:11-15; 21:27). Nessun uomo può promettere o negare l’accesso alla città celeste, perché questo è una prerogativa di Dio (2 Timoteo 2:19). I cittadini del cielo devono vivere in modo responsabile fin d’adesso.

NON PIÙ STRANIERI O OSPITI, MA CONCITTADINI DEI SANTI

Nella città celeste, le barriere vengono rimosse:

  • Non ci saranno più distinzioni (Galati 3:28). Già nella Chiesa sperimentiamo questo: qui nessuno è più straniero, pellegrino, forestiero o estraneo. È importante praticare l’accoglienza e l’ospitalità (Ebrei 13:1,2; Romani 12:13) per non riprodurre, nella Chiesa, le barriere che ci esistono nel mondo.
  • Ogni etnia sarà rappresentata (Apocalisse 5:9,10). Questo sarà il risultato dell’evangelizzazione (Matteo 24:14; 28:19). Non bisogna avere pregiudizi che possono intralciare l’opera di Dio (Atti 10:34-36; 11:15-18).
  • Non ci sarà alcuna distinzione tra sacro e profano perché tutto sarà consacrato a Dio (Apocalisse 21:22-26). La caratteristica principale della città sarà la presenza di Dio.
  • Sarà esclusa dalla città ogni cosa che non glorifica Dio (Apocalisse 21:27).
Giorno 6

Riguardo questo Piano

Forestieri E Pellegrini Sulla Terra

Gesù, nella preghiera sacerdotale, disse che i credenti sono nel mondo ma non del mondo. Le persone desiderano essere riconosciute e apprezzate dagli altri; per questo motivo viviamo spesso questa condizione di “diversità” con disagio. La Bibbia invece, ci presenta il nostro vero stato: non siamo esclusi dal mondo ma inclusi nel popolo di Dio. Inoltre, abbiamo la missione di invitare gli altri a fare parte di questo popolo. Vedremo, attraverso i patriarchi Abraamo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe quanto la vita da forestiero e pellegrino possa essere benedetta dal Signore ed essere, allo stesso tempo, di benedizione agli altri.

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Vorremmo ringraziare Andrew Walker per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: facebook.com/profile.php?id=100005886272104