Il vino buono fino alla fine

Arrivare fino in fondo, senza sprecare nulla e mantenendo il meglio, è un desiderio che tutti abbiamo. È bello pensare di poter conservare il “vino buono” fino alla fine, proprio come accadde alle nozze di Cana.
Quando mancò il vino, Gesù trasformò l’acqua in vino e il commento fu: "hai conservato il vino buono fino ad ora”. Giovanni 2:10 IRB20

Anche nella nostra vita spirituale abbiamo bisogno di questa trasformazione: non possiamo farcela da soli, ma solo Cristo può cambiare ciò che è ordinario in qualcosa di prezioso.

Noi siamo come quegli otri, che vengono portati davanti a Gesù. Solo alla Sua presenza possiamo essere riempiti e trasformati in qualcosa di buono, che non finisce, ma che rimane buono fino alla fine.

Il buon vino è il frutto della nostra comunione con Cristo, perché noi siamo i tralci e Lui è la vite.

Gesù, nell’Ultima Cena, disse che non avrebbe più bevuto del frutto della vite fino a quando non lo avrebbe fatto di nuovo con noi nel Regno del Padre. Questo ci fa capire quanto siamo importanti per Lui: non può fare festa senza di noi. Ogni volta che un peccatore si ravvede, il cielo si rallegra e festeggia, ma la vera festa è quella che ci vedrà tutti riuniti a una data che solo Lui conosce; nell’attesa gustiamo il vino nuovo.

Oggi su questa terra, lo Spirito Santo è un anticipo dell’assaggio di quel vino buono.

Un giorno, ci saranno le nozze dell’Agnello, e allora berremo di nuovo quel vino, che sarà stato conservato buono fino alla fine.

Che Dio ci aiuti a vivere una vita trasformata, ricolma della Sua presenza, per poter arrivare alla fine e bere con Lui quel vino prezioso conservato per festeggiare con noi.