L’Avvento (Giorni 8-14): Spera in Dio fino a quando spunti il giorno e le ombre fuggano.Campione
Isaia 51:1-52:12
La redenzione di Sion
Il nostro brano di oggi parte dal versetto 51:1 e finisce al 52:12. Il testo ci presenta un dialogo fra il Signore e il Suo servo fedele, ed è intrecciato con racconti della redenzione di Sion. È utile intendere la sua struttura. Nell’introduzione (versetti dall’ 1 al 8), il Signore proclama a Sion la sua redenzione e presenta chi sarà il Suo strumento per effettuarla. Dopo, ci sono tre sottosezioni, e ciascuna inizia con il commando: “Risvegliati, risvegliati!” (versetti 9, 17, e 52:1). Nella conclusione del brano, che parte dal versetto 52:7 fino al 52:12, il Signore si rivolge di nuovo a Sion per annunciare l’arrivo dell’agente della salvezza divina.
Ora, contempliamo l’introduzione, nella quale Dio parla al residuo di Israele che, nonostante le tribolazioni, persegue la giustizia e cerca il Signore. Egli rammenta a questi esuli che sono discendenza di Abraamo e conferma loro la Sua promessa di realizzare la consolazione e la restaurazione di Sion. Ma come? Lo scrittore usa un parallelismo per accennare ad alcuni versetti precedenti. Ad esempio, nel versetto 4, “la legge” che procederà dal Signore è “il diritto” che Egli porrà come luce dei popoli.
“La legge”, qui, non è un insieme di comandamenti; piuttosto, è Colui che impersonerà la Torah, manifestando, nella Sua stessa Persona, l’insegnamento e la giustizia di Dio, richiamando Isaia 42:1-4, il mansionario del servo fedele. Nel versetto 5, lo scrittore fa una cosa simile con le frasi “salvezza” e “braccio”, le quali corrispondono a 49:6 e 53:1. Colui che è la luce delle nazioni sarà lo strumento del Signore nel salvare i popoli vicini e lontani, fino alle estremità della terra.
La parte introduttiva culmina in un amorevole consiglio per chi è stanco. Consideriamo Isaia 51:7-8.
“Non temete gli insulti degli uomini, né siate sgomenti per i loro oltraggi. Infatti, la tignola li divorerà come un vestito ... ma la mia giustizia rimarrà in eterno, la mia salvezza per ogni epoca”.
Si noti bene nelle sottosezioni (dal versetto 9 in poi) la descrizione del servo fedele, il braccio del Signore. Versetti 9, 10, e 16 sottolineano che l’opera di questo servo è l’opera di Dio, e le parole di questo servo sono le parole del Signore. Egli è l’immagine del Dio invisibile e il Suo portavoce che annuncia buone notizie a Sion: “Il tuo Dio regna!” (versetti 51:16 e 52:7). Egli è l’espressione concreta della consolazione divina (versetto 52:9).
Il servo fedele è il braccio tramite cui Dio, il Re dell’universo, rivela il Suo potere agli occhi di tutte le nazioni (versetto 52:10) e la Sua esortazione agli esuli vale anche per te oggi (versetti 51:11-15 e 23). Non dimenticare il tuo Signore! Non temere quelli che ti opprimono, calpestandoti sotto i loro piedi! La tua sofferenza avrà una fine. Il Signore degli eserciti celesti farà questo per te. Dunque, spera in Dio, persino nelle tenebre.
Scrittura
Riguardo questo Piano
Questa serie di tre piani biblici segue la stagione dell’Avvento che conta i giorni che mancano al Natale e ci insegna a sperare nel SIGNORE, persino in tempi tenebrosi e pieni d’angoscia. In questa seconda parte dello studio, che copre i giorni 8-14, rifletteremo su Isaia 49-55, il cui tema è: “Cercasi il servo fedele”.
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Vorremmo ringraziare Insieme (Chiesa cristiana evangelica di Caselle Torinese) per aver fornito questo piano. Per maggiori informazioni per favore visita: https://www.insiemecaselle.it/