L’Avvento (Giorni 8-14): Spera in Dio fino a quando spunti il giorno e le ombre fuggano.Campione
Isaia 52:13-53:12
Il servo sofferente e sacerdotale
Nei versetti 52:13 e 53:11-12, il Signore afferma la Sua intenzione di innalzare e vendicare il Suo servo fedele perché Egli sia sommamente eccelso. Però, dal versetto 14 in poi, il testo chiarisce che questo servo non sarà soltanto un araldo di notizie liete, ma anche un sacerdote. Lo stesso servo che ebbe una lingua “pronta ad aiutare chi è stanco” soffrirà terribilmente, affinché siano guariti tutti coloro che sono sordi, ciechi e muti spiritualmente (versetto 53:5). Fai tue queste parole!
“Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via, ma il Signore ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti.”
Il profeta ci invita a fare i conti con questo Dio che farà soffrire il giusto per gli ingiusti, per riconciliare gli indegni con Sé stesso (1 Pietro 3:18). Consideriamo tre indizi, nel brano, che indicano il sacerdozio del servo sofferente.
Il primo indizio, forse, è nel 52:15, dove il servo fedele “agirà” in qualche modo verso le nazioni. Tra gli esperti linguistici c’è una divergenza di opinioni sulla traduzione di 52:15. La Nuova Riveduta emenda il testo, si legge: “[egli] desterà l’ammirazione” delle nazioni. La CEI propone l’omofona del verbo ebraico; l’esito è, “si meraviglieranno di lui molte genti”. La Nuova Diodati segue la tradizione traduttiva del verbo anomalo. Lì, si legge che il servo fedele “aspergerà molte nazioni”.
Ogni esperto ha le sue ragioni per il proprio punto di vista, ma vi raccomando la Nuova Diodati, perché il sommo sacerdote praticava l’aspersione, affinché il sangue sparso del sacrifico espiasse l’iniquità dei figli di Israele, purificandoli (Levitico 16:11-22 ed Ebrei 10:19-23). In questi dettagli linguistici, il possibile riferimento in 52:15 all’aspersione del servo fedele su Israele e sulle nazioni si conforma alla struttura del brano nel suo insieme.
I primi dieci versetti del capitolo 53 costituiscono un secondo indizio, dove il relatore diventa plurale, cioè non è più il profeta né il Signore che parla, ma piuttosto la comunità colpevole che commenta l’azione vicaria del servo fedele in loro favore.
Il terzo indizio si trova nel versetto 53:10, dove la vita del servo fedele è data in sacrificio per il peccato. Egli è l’agente del Signore che interpreta il doppio ruolo del sommo sacerdote e del sacrifico (53:12). La severa grazia di questo Suo agire soddisfa l’ira di Dio. E, in tutto questo, il servo disprezzato, maltrattato e abbandonato dagli uomini, attese il Suo Dio, finché la Sua giustizia non spuntasse come l’aurora e la Sua salvezza come una fiaccola fiammeggiante.
È importante meditare su questo brano per capire meglio il suo significato. In un secondo tempo, è altrettanto importante smettere di interrogare il testo, lasciando che esso ti interroghi. Il capitolo 53 inizia con questa domanda: “Chi ha creduto a quel che ci è stato annunciato?” Contempla oggi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Dio, che ha mandato il Suo servo fedele a soffrire per annullare il peccato.
Scrittura
Riguardo questo Piano
Questa serie di tre piani biblici segue la stagione dell’Avvento che conta i giorni che mancano al Natale e ci insegna a sperare nel SIGNORE, persino in tempi tenebrosi e pieni d’angoscia. In questa seconda parte dello studio, che copre i giorni 8-14, rifletteremo su Isaia 49-55, il cui tema è: “Cercasi il servo fedele”.
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Vorremmo ringraziare Insieme (Chiesa cristiana evangelica di Caselle Torinese) per aver fornito questo piano. Per maggiori informazioni per favore visita: https://www.insiemecaselle.it/