L’Avvento (Giorni 8-14): Spera in Dio fino a quando spunti il giorno e le ombre fuggano.Campione
Isaia 55
Una nuova comunità di servi, parte seconda
Il nostro brano di oggi, Isaia 55, è un invito aperto a chiunque, in qualsiasi luogo, desideri unirsi alla nuova comunità dei servi redenti del Signore. Queste persone assetate e affamate possono ricevere dalla mano del Signore, senza denaro e senza merito, vino e latte, pane e frutta e cibi succulenti che li sazieranno.
Nei versetti 3, 4, e 5, il Signore esprime l’invito in termini d’accordo, annunciando che Egli farà con tutti quelli che ricevono il Suo invito un patto eterno, analogo al patto davidico. Precedentemente, Dio aveva benedetto ed elevato Davide (e dopo di lui Salomone), affinché le nazioni circostanti fossero attratte a Israele, sorgente di sapienza e intelligenza, per condurle alla conoscenza del Signore. In modo analogo, Dio farà un patto eterno con la sua nuova comunità di servi, la quale attirerà l’attenzione delle nazioni. I Suoi servi sono chiamati a risplendere davanti a tutti come luminari nel mondo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa (Filippesi 2:15).
Invece, coloro che si pensano già sufficientemente sazi, non avranno orecchi per udire e accettare l’invito di Dio. Soltanto quelli che riconoscono il proprio bisogno di salvezza odono l’invito e rispondono con gioia. Questo invito rimane aperto e sicuro tutt’oggi, perché l’agente del Signore, il Suo servo fedele, ha aperto una via nuova e vivente su cui questi “poveri in spirito” possono accedere alla riconciliazione con il loro Dio creatore, ed è una via di pura e stupenda grazia e misericordia. Coloro che rispondono all’invito saranno consolati e sazi, erediteranno il regno dei cieli e la terra; essi vedranno Dio e saranno chiamati figli di Dio (Matteo 5:1-11).
Consideriamo Isaia 55:6-7. Chi ha orecchi per udire oda.
“Cercate il Signore mentre lo si può trovare; invocatelo mentre è vicino. Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al Signore, che avrà pietà di lui, al nostro Dio, che non si stanca di perdonare.”
Allora, rifletti! Dio vuole che le persone lo cerchino, ed Egli si lascerà trovare da loro. Però, chi trova il Signore non deve poi pensare di conoscere fino a fondo né le Sue complessità, né tutte le operazioni dei Suoi piani, perché i Suoi pensieri non sono i nostri pensieri. Sappiamo, tuttavia, che mentre le cose occulte appartengono al Signore nostro Dio, le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre (Deuteronomio 29:28). La Parola del Signore è affidabile. È, inoltre, operativa, cioè porta sempre a compimento quello che Lui vuole che sia fatto. I capitoli di Isaia dal 49 al 55 evidenziano che Dio voleva redimere Israele e le nazioni, facendo di essi un solo popolo, una nuova comunità di servi (Efesini 2:14). In tutto questo, l’agente del Signore è il Suo servo fedele, sofferente e sacerdotale. In Lui, tutte le promesse di Dio sono «sì» (2 Corinzi 1:20).
Scrittura
Riguardo questo Piano
Questa serie di tre piani biblici segue la stagione dell’Avvento che conta i giorni che mancano al Natale e ci insegna a sperare nel SIGNORE, persino in tempi tenebrosi e pieni d’angoscia. In questa seconda parte dello studio, che copre i giorni 8-14, rifletteremo su Isaia 49-55, il cui tema è: “Cercasi il servo fedele”.
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Vorremmo ringraziare Insieme (Chiesa cristiana evangelica di Caselle Torinese) per aver fornito questo piano. Per maggiori informazioni per favore visita: https://www.insiemecaselle.it/