La Bibbia in un anno 2024Campione

Accelerazione divina
Alcuni anni fa, io e mia moglie Pippa ci recammo nel Somerset, nel sud-est dell'Inghilterra, per parlare ad una conferenza. Era una giornata molto calda. Entrambi pensavamo che il viaggio sarebbe durato circa tre ore ma purtroppo rimanemmo bloccati per molto tempo in autostrada. Un furgone aveva preso fuoco e parte del suo carico si era riversato sul manto stradale. Ad emergenza finita, fu grande il sollievo nel poter riprendere la marcia e ritornare ad *accelerare*. A volte, nella nostra vita, nella chiesa e nel ministero che svolgiamo, incontriamo ostacoli e ci troviamo bloccati. Altre volte tutto sembra andare liscio, le opportunità si aprono ed è bello poter accelerare. Dio è il Dio dell'accelerazione. Egli è capace di accelerare le cose in modo incredibile e superiore alle nostre attese.Salmi 9,1-7
Aspettarsi opposizione
Accelerare comporta sempre un rischio. Il rischio di ricevere opposizione. Di solito, più è alto il profilo che decidiamo di tenere, più grandi sono le critiche che rischiamo di ricevere. Il popolo di Dio ha da sempre incontrato opposizione. Davide stesso ha affrontato molti nemici (Salmi 9,3-6). Il contrasto e l'ostilità sono esperienze estremamente dolorose e difficili. Ma la promessa di Dio è grande: alla fine, in Cristo, vinceremo.
Nel salmo di oggi, osserviamo un'immagine di tutto questo. Davide loda Dio per la vittoria: "Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, annuncerò tutte le tue meraviglie. Gioirò ed esulterò in te, canterò inni al tuo nome, o Altissimo, mentre i miei nemici tornano indietro, davanti a te inciampano e scompaiono" (vv.2-4).
Il mondo di oggi è ostile. Gesù stesso lo dice: "Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada" (Matteo 10,34, MSG). In altre parole: non stupirti di ricevere opposizione.
Sii invece operatore o operatrice di pace (v.5,9.38-48). Siamo chiamati a spezzare ogni circolo di rivalsa e vendetta. Tuttavia, questo compito è spesso difficile soprattutto quando l'opposizione proviene da coloro a noi più vicini, come un amico o un familiare (vv.10,34-36).
Ogni giorno, milioni di discepoli di Gesù nel mondo affrontano persecuzioni fisiche a causa della loro fede. Alcuni affrontano opposizione, repressione e discriminazione dai propri governi locali o nazionali.
Anche tu potresti affrontare opposizione oggi, forse non opposizione o persecuzione fisica, ma gesti di contrasto e di umiliazione, ad esempio dai media, da colleghi d'ufficio o da amici o familiari che non comprendono la tua scelta di fede.
Signore, di fronte all'opposizione, ti loderò con tutto il cuore e annuncerò tutte le tue meraviglie. Gioirò ed esulterò in te (Salmi 9,1-2a).
Matteo 10,32-11,15
Prepararsi al sacrificio
Gesù invita i suoi discepoli ad essere disposti a sacrificare tutto per lui: “Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me" (10,37). Il tuo amore per Gesù dovrebbe superare anche il più grande amore che hai per coloro che ti sono più vicini.
Gesù continua: "Chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà" (vv.38-39). Lo stesso apostolo Paolo ci esorta a "offrire i [nostri] corpi come sacrificio vivente" (Romani 12,1).
Se faremo così, avremo la possibilità di scoprire la volontà di Dio per la nostra vita: "La volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto" (v.2). Se vuoi che Dio ti coinvolga di più in questa missione a cui ti chiama, preparati e sii disponibile ad accogliere questo tipo di sacrificio.
Nulla di ciò che fai al servizio di Gesù è sprecato. Gesù dice: "Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa” (Matteo 10,42, MSG).
Martino (316-397 d.C.) fu Vescovo di Tours dal 371 d.C. In una notte molto fredda, incontrò un povero. Sceso da cavallo, strappò il suo mantello e gliene diede una metà. Quella notte Gesù gli apparve in sogno con alle spalle il suo mantello strappato in due. “Da dove viene il mantello?” chiese una voce, e Gesù: "Me l'ha dato Martino, mio servo".
Nel brano di Matteo, il sacrificio a cui si riferisce Gesù consiste semplicemente nel vivere in questo mondo ostile identificandosi in lui. Gesù dice: “Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli" (vv.32-33).
Ma "riconoscere" Gesù ha un costo, la possibilità di ricevere opposizione e contrasto. Per molti dei primi discepoli è stato proprio così; sono stati perseguitati e chiamati a imitare Gesù fino alla morte di croce (v.38). Per noi il sacrificio potrebbe essere diverso. Ma in tutti i casi, la chiamata è la stessa: riconoscere e seguire in modo radicale Gesù.
Signore, aiutaci ad essere disposti a prendere la nostra croce e a seguirti. Oggi desidero offrirti il mio corpo come sacrificio vivente.
Genesi 27,1-28,22
Accettare la sfida
Nelle gare di Formula 1, i piloti sono sottoposti a forti sollecitazioni fisiche. Per questo il loro corpo deve essere pronto, preparato, in perfetta forma.
Se vogliamo che il regno di Dio cresca e acceleri è necessario che sia sostenuto da persone forti. Le persone forti non si fermano di fronte alle difficoltà e neppure di fronte alla possibilità del sacrificio. Amano la sfida e ne traggono forza.
Nella storia della Chiesa, troviamo molti esempi di uomini e donne che ci affascinano e appassionano per la loro vita ardente, dinamica e piena d’iniziativa. Dio li ha coinvolti e usati per cambiare il mondo. Il regno dei cieli è cresciuto e si è esteso nel tempo grazie alle opere di queste persone forti e piene di Spirito Santo.
Gesù dice: "Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono" (Matteo 11,12). Queste parole sono state pronunciate da Gesù nel periodo di prigionia di Giovanni il Battista, il quale si chiedeva se Gesù fosse colui di cui si parlava nella profezia. Gesù risponde: "Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete" (v.4).
Gesù afferma inoltre che Giovanni il Battista è la persona più importante che sia vissuta prima di lui e della sua chiesa (v.11). È l'ultimo profeta dell'antica alleanza (v.13), l’ultimo di una successione di uomini e donne forti dell’Antico Testamento che hanno collaborato con Dio per il regno dei cieli (v.12).
Ad esempio Giacobbe, un uomo forte e determinato che cerca la benedizione di Dio (Genesi 32,22-32). A volte è proprio la sua determinazione che lo porta a commettere errori: vuole ad ogni costo avere la benedizione di suo padre, è molto importante per lui, e usa l'inganno per ottenerla (cap. 27).
Anche la madre di Giacobbe, Rebecca, è una donna forte: ha una predilezione per Giacobbe ed è l'artefice dell'inganno di Isacco. Come risultato finale ne esce una spettacolare faida familiare, le cui conseguenze si propagheranno per secoli.
Se ci pensiamo, non è un racconto molto edificante e neppure un bell'esempio da seguire!
Ciononostante, il progetto di Dio e i suoi obiettivi rimangono e procedono. Le promesse ad Abramo ed alla sua discendenza continuano. Vengono tramandate a Giacobbe (28,13-15) proprio come Dio aveva promesso prima che i fratelli nascessero (25,23). Quanta angoscia e quanto dolore si sarebbero evitati se le azioni fossero state sincere e oneste!
In queste storie e in queste persone troviamo imperfezioni. Ciononostante, Dio riesce a operare attraverso di loro. Trovo così incoraggiante che un Dio perfetto ami operare attraverso persone imperfette come tutti noi.
Dio benedice Giacobbe e anche suo padre Isacco lo benedice (28,3-4). Più tardi, Dio parla a Giacobbe in sogno. Sogna una scala che dalla terra raggiunge il cielo, con gli angeli di Dio che salgono e scendono su di essa (v.12). C'è una strada aperta, per noi, tra il cielo e la terra. Dio gli dice: "Si diranno benedette, in te e nella tua discendenza, tutte le famiglie della terra. Ecco, io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai" (vv.14b-15a).
Dio usa questi uomini e queste donne forti: Abramo e Sara, Isacco e Rebecca, Giacobbe e Rachele. Ma Gesù dice che nessuno di loro è grande quanto Giovanni il Battista e che Giovanni il Battista, non è più grande del più piccolo seguace di Gesù nei giorni del regno dei cieli. In altre parole, Gesù ti sta dicendo che sei grande, anche più di tutti quegli uomini e quelle donne così forti!
Signore, ti ringraziamo perché sei con noi e vegli su di noi ovunque andiamo. Aiutaci ad essere annoverati tra quelle persone forti che hanno accolto la gioia, l’entusiasmo e la passione della sfida di una vita trascorsa seguendo Gesù.
Pippa Adds
Genesi 27
L'unità familiare non si crea con l'inganno e la menzogna.
References
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Bibbia in un anno è un programma quotidiano di lettura che ti accompagna attraverso l'intera Bibbia in un solo anno. È adatto a chiunque cerchi un modo semplice e strutturato per leggere la Bibbia. Ogni giornata è suddivisa in letture brevi: un passo tratto dai libri Sapienziali, una lettura dell'Antico e una del Nuovo Testamento, insieme a commenti e approfondimenti pratici di Nicky e Pippa.
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Vorremmo ringraziare Nicky & Pippa Gumbel per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: bible.alpha.org/it/