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La Bibbia in un anno 2024Campione

La Bibbia in un anno 2024

GIORNO 358 DI 366

La fede guarda in alto

Nel racconto *Un canto di Natale* di Charles Dickens, il protagonista Ebenezer Scrooge è un vecchio uomo d'affari miserabile e avaro a cui vengono mostrati passato, presente e futuro. Alla fine *si pente e inizia a donare generosamente*. Dickens descrive la trasformazione del suo personaggio così: "Iniziò ad andare in chiesa, a camminare per le strade... scoprì che ogni cosa gli procurava piacere. Non aveva mai pensato che una passeggiata, o una cosa qualsiasi, potesse dare *tanta felicità*". Nella Bibbia, "pentimento" è una *parola molto positiva*. La parola greca "metanoia" significa "cambiamento di mente", un cambiamento che è prima di tutto *un allontanamento dalle cose cattive*. Le cose cattive sono le cose che rovinano la nostra vita ed il nostro rapporto con Dio. Pentimento significa essere così dispiaciuti da decidere di smettere. Liberarsi delle cose cattive porta sempre un beneficio che migliora la vita. Ma il pentimento è solo uno dei passi da compiere. Il cambiamento del cuore e della mente richiede non solo l'*allontanamento* dalle cose cattive, ma anche il *rivolgersi a Dio e al bene*. Nella Bibbia, la parola "pentirsi" compare raramente. *Il pentimento sincero* si vede dai suoi *frutti*. Il rimorso non è sufficiente. È il cambiamento di mente, di cuore e di vita che conta. Quasi sempre si dice: "Pentiti *e… qualcosa*". Ad esempio, pentiti *e credi*, o pentiti *e affida la tua vita a Gesù Cristo*. Non si tratta solo di guardare indietro, ma anche di guardare avanti, in alto. La fede guarda in alto.

Salmi 147,1-11

Pentirsi e gioire

Questo salmo si colloca probabilmente nel contesto della ricostruzione di Gerusalemme sotto Neemia: "Il Signore ricostruisce Gerusalemme, raduna i dispersi d'Israele" (v.2, MSG). Come vedremo oggi in Neemia 1-2, tutto inizia con un atto di pentimento autentico da parte di Neemia, a nome suo e di tutto il popolo.

Il pentimento sincero autentico con un cuore affranto (Salmi 147,3). La bella notizia è che Dio "risana i cuori affranti e fascia le loro ferite" (v.3; vedi anche Isaia 61,1).

Il "pentimento" implica l'umiliazione davanti a Dio. Se da un lato Dio "abbassa fino a terra i malvagi" (Salmi 147,6b), dall'altro "sostiene i poveri" (v.6a). Ma Dio non ci abbandona ai nostri errori. Desidera non solo che guardiamo indietro con pentimento, ma anche che guardiamo in alto con gioia.

Dio "non gradisce la corsa dell'uomo" (v.10) e "non apprezza il vigore del cavallo" (v.10). Per lui "le dimensioni dei nostri muscoli contano poco" (MSG). Al contrario: "Al Signore è gradito chi lo teme, chi spera nel suo amore" (v.11).

Tutto il salmo è centrato sulla gioia del Signore. Inizia con un invito a lodare il Signore: "È bello cantare inni al nostro Dio, è dolce innalzare la lode" (v.1). L'adorazione porta gioia e piacere ed è una risposta appropriata a un Dio così sorprendente.

Signore, oggi non solo desidero pentirmi, ma anche gioire in te. Grazie perché mi prometti che se temerò te, non dovrò temere nient'altro e nessun'altro.

Apocalisse 16,1-21

Pentirsi e rispondere

Questo brano appartiene ad uno dei capitoli più drammatici dell'intera Bibbia. Descrive il giudizio finale di Dio. Si tratta delle sette ultime piaghe (vedi Esodo 7-10). Tutto si conclude con l'"Armageddon". In questo scenario così terrificante non mancano però le buone notizie:

  1. Gesù sta tornando

    "Ecco, io vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e custodisce le sue vesti per non andare nudo e lasciar vedere le sue vergogne" (Apocalisse 16,15, MSG). Più avanti, nell'Apocalisse, vedremo che la seconda venuta di Gesù porterà molte benedizioni a noi e all'intera creazione.

  2. Gesù ha preso su di sé il nostro giudizio

    Le parole "È cosa fatta!" (v.17) ci dicono che questo giudizio finale è avvenuto. Riecheggiano le parole di Gesù sulla croce: "È compiuto" (Giovanni 19,30). Ci ricordano ciò che Gesù ha compiuto sulla croce per noi. Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo unico e solo Figlio a morire per noi, affinché potessimo non essere sottoposti al giudizio finale di Dio e ricevere tutte le benedizioni della vita eterna (vedi Giovanni 3,16-17).

  3. Il giudizio è ritardato

    Il giudizio ricade solo su coloro che hanno rifiutato "di pentirsi per rendergli gloria" (Apocalisse 16,9). Come al Faraone, Dio ha dato loro tante occasioni per farlo, "ma essi bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei loro dolori e delle loro piaghe" (v.11). Il desiderio di Dio è che tutti giungano al pentimento (2 Pietro 3,9). Egli dà molte, molte opportunità. Solo coloro che rifiutano assolutamente di pentirsi sono sottoposti al suo giudizio.

  4. Il giudizio sarà totalmente giusto

    Nel leggere brani come questo, molte persone si preoccupano e hanno paura. Ma i giudizi di Dio saranno assolutamente "veri e giusti" (Apocalisse 16,7). John Collins, ex vicario della chiesa HTB (Holy Trinity Brompton), ha detto: "Quel giorno tutti diremo: 'È assolutamente giusto così'".

Nell'aspettare il ritorno di Gesù, siamo chiamati a guardare in alto. A mettere ordine nella nostra vita. Ad assicurarci che nel nostro cuore non vi sia rifiuto al pentimento. A rispondere nel modo giusto agli avvertimenti di Dio e ad aiutare gli altri a fare lo stesso. L'accademia di calcio dell'Arsenal è solita incoraggiare i suoi giovani giocatori in questo modo: "Fatevi trovare nel posto giusto e al momento giusto e, in quel momento, fate la cosa giusta".

Signore, ti ringrazio perché sulla croce hai portato i miei peccati per me, affinché non dovessi affrontare il giudizio finale. Grazie perché stai per tornare e perché metterai ordine a tutte le cose. Possa con la mia vita glorificarti in tutto ciò che faccio.

Neemia 1,1-2,20

Pentirsi e ricostruire

La situazione di Neemia e del popolo di Dio non è molto diversa da ciò che come Chiesa oggi stiamo vivendo. In molte parti del mondo, la Chiesa oggi è in grande "miseria e desolazione" (1,3). Appare devastata ed è da molti considerata irrilevante o disprezzata.

Neemia è sconvolto dal fatto che il nome di Dio non venga onorato. Il popolo di Dio si trova in cattive condizioni, a tratti spaventose (v.3, MSG): "Le mura di Gerusalemme sono devastate e le sue porte consumate dal fuoco" (v.3, MSG).

Neemia ricopre una carica di governo importante. È "coppiere del re" (v.11b). Una carica che comporta responsabilità come assaggiare il vino del re e custodire l'appartamento reale.

La risposta di Neemia è un grande esempio per tutti noi. Prima di agire, inizia con la preghiera: guarda in alto. Piange, fa lutto, digiuna e prega (v.4). La sua preghiera inizia ricordando a Dio il suo amore (v.5). Poi parla dei suoi peccati e di quelli del popolo. Dice: "\[Confesso\] i peccati che noi Israeliti abbiamo commesso contro di te; anch'io e la casa di mio padre abbiamo peccato" (v.6b).

Conclude la preghiera chiedendo a Dio di concedergli "buon successo" (v.11). Come spesso accade, la risposta alla sua preghiera riguarda qualcosa che lui stesso sta per compiere. Neemia vede il problema ed agisce. Rinuncia alla sua carriera brillante per una vita di rischi, lotte e sacrifici. Così facendo, diviene lui stesso risposta alla sua preghiera.

Re Artaserse nota la sua "afflizione di cuore" (2,2). Gli chiede: "Che cosa domandi?" (v.4) Ancora una volta, Neemia, prima di rispondere, prega: "Allora io pregai il Dio del cielo" (v.4). In ogni situazione in cui ci troviamo, anche se abbiamo a disposizione solo una frazione di secondo per decidere cosa fare, è importante fermarsi e pregare: "Allora io pregai il Dio del cielo e poi risposi al re" (vv.4-5). Aveva già pregato a lungo. Ora, prima di rispondere, può solo guardare in alto.

Nel momento in cui alza lo sguardo, la sua richiesta viene accolta e gli viene permesso di andare a Gerusalemme per ricostruire (v.8). Dopo aver ispezionato le mura in segreto (mantenendo saggiamente il riserbo sui suoi piani), raduna il popolo e annuncia i suoi piani (vv.11-18). Alla preghiera fa seguire l'azione.

Durante l'intero processo di costruzione, Neemia mantiene il suo sguardo rivolto a Dio, ancora e ancora, e riconosce che è lui ad ispirarlo e a permettergli di fare tutto ciò che sta compiendo: "Perché la mano benefica del mio Dio era su di me" (v.8; vedi anche vv.12.18). A volte è facile pregare Dio per qualcosa e poi dimenticarsi di lui non appena le cose iniziano ad andare bene. Neemia non fa così. Rimane consapevole dell'aiuto di Dio e non tarda ad attribuire a lui il suo successo.

Il suo esempio ci insegna a confidare sempre in Dio, che ci darà la fiducia necessaria per portare avanti i suoi piani, anche quando incontreremo ostacoli e opposizione. Nella buona e nella cattiva sorte, Neemia guarda in alto: "Il Dio del cielo ci darà successo. Noi, suoi servi, ci metteremo a costruire" (v.20). Ci incoraggia a non permettere che l'opposizione ci distolga dal compito che ci è stato assegnato, a fidarci di Dio e a procedere con il lavoro. A guardare in alto e a confidare che Dio ci concederà successo.

Signore, la tua Chiesa è in rovina. Le mura sono state abbattute. Tu ci chiami a ricostruire. Vogliamo guardare in alto e iniziare a ricostruire. Dio del cielo, ti prego di concederci successo.

Pippa Adds

Neemia 2,2

"Il re mi disse: 'Perché hai l'aspetto triste? Eppure non sei malato; non può essere altro che un'afflizione del cuore'".

Nonostante la paura, Neemia coglie una grande opportunità. Parlare di ciò che è giusto richiede coraggio. In quel momento, nonostante la paura, Neemia parla.

References

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso. Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale [BibbiaEdu](https://www.bibbiaedu.it) nonché all’app [La Sacra Bibbia](https://apps.apple.com/it/app/bibbia-cei/id734275381). Charles Dickens, *A Christmas Carol and Other Christmas Books* (Oxford University Press, 1988), p. 88. Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002. AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation Tutti i diritti riservati.
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La Bibbia in un anno 2024

Bibbia in un anno è un programma quotidiano di lettura che ti accompagna attraverso l'intera Bibbia in un solo anno. È adatto a chiunque cerchi un modo semplice e strutturato per leggere la Bibbia. Ogni giornata è suddivisa in letture brevi: un passo tratto dai libri Sapienziali, una lettura dell'Antico e una del Nuovo Testamento, insieme a commenti e approfondimenti pratici di Nicky e Pippa.

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Vorremmo ringraziare Nicky & Pippa Gumbel per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: bible.alpha.org/it/