La Bibbia in un anno 2024Campione

Come usare le parole per il bene
Nella lingua inglese sono presenti circa 1.000.000 di parole. Di queste una persona ne conosce in media 20.000, ogni settimana ne usa 2.000 (diverse) e ogni giorno ne pronuncia 16.000. Le parole sono importanti. Hanno il potere di distruggere o di edificare. Quando conversiamo con le persone, non conta quante parole utilizziamo. Ciò che conta è quali parole scegliamo e perché le usiamo. L'apostolo Giacomo dice che la lingua "è un membro piccolo ma può vantarsi di grandi cose" (Giacomo 3,5). Nei brani di oggi scopriremo come le parole possono essere usate nel bene e nel male. Scopriremo *sei chiavi* per usare le nostre parole per il bene.Proverbi 4,1-9
1. Ascoltare parole sapienti
Arrivare al termine della propria vita e rammaricarsi per le decisioni sbagliate prese nel corso degli anni è qualcosa di triste, che non mi piace. La sapienza ci aiuta a prendere ora le decisioni per le quali un giorno saremo felici.
In questo brano scopriamo quanto sia importante imparare dalle parole sapienti ed ascoltare i consigli degli altri: "Il tuo cuore ritenga le mie parole; custodisci i miei precetti e vivrai. Acquista la sapienza, acquista l'intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca e non allontanartene mai" (vv.4-5). Al cuore della sapienza c’è la volontà di imparare. Sebbene richieda un lavoro duro, il suo valore è immenso: “Principio della sapienza: acquista la sapienza; a costo di tutto ciò che possiedi acquista l'intelligenza” (v.7b).
Il brano pone l'attenzione sui giovani che imparano dai più anziani. Un padre insegna ai suoi figli: "Ascoltate, o figli, l'istruzione di un padre" (v.1). I figli sono spronati ad imparare il più possibile dai loro genitori. I genitori hanno la responsabilità di trasmettere quanta più sapienza possibile ai loro figli.
In tutta la nostra vita, non dovremmo mai smettere di accogliere la sapienza, stimarla, darle valore ed imparare da essa (v.8). Mia nonna era solita dire: "Il giorno in cui smetterò di imparare, sarà il giorno in cui per me sarà meglio morire".
Ma ascoltare e conoscere una o molte parole sapienti non è sufficiente. È prima di tutto necessario viverle (vv.2-5b). Se metteremo in pratica le parole di Dio, avremo la possibilità di crescere nella sapienza.
Ti incoraggio a crescere sempre di più nella sapienza e nella conoscenza: "Stimala ed essa ti esalterà, sarà la tua gloria, se l'abbraccerai. Una corona graziosa porrà sul tuo capo, un diadema splendido ti elargirà" (vv.8-9, MSG).
Signore, aiutami a crescere nella sapienza e nella conoscenza, attraverso la lettura e l’ascolto di parole sapienti, e a mettere in pratica il tuo insegnamento nella mia vita.
Matteo 24,1-31
2. Aggrapparsi alle parole di Gesù
Ti sei mai chiesto, o chiesta, quando finirà il mondo? E in che modo finirà? In questo brano, le parole che Gesù dona ai suoi discepoli riguardano il futuro. Gesù risponde alle loro domande riguardo alla caduta di Gerusalemme (che avverrà poi nel 70 D.C.) e alla fine dei tempi (la domanda è in Matteo 24,2). Il passaggio non è tra più semplici; i due temi sono infatti piuttosto intricati. Ma lo scopo di Gesù non è predire il futuro, ma aiutare i suoi discepoli a non preoccuparsi e a non distrarsi da ciò che accadrà.
Alla fine di questo brano (che termineremo domani), Gesù dice: "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno" (v.35). Riguardo alla fine dei tempi, le informazioni certe a nostra disposizione non sono molte. Quello che sappiamo è che:
- Ci saranno molte persone che annunceranno cose false (vv.4-5,23-26)
- Ci saranno sconvolgimenti, persecuzioni, divisioni e cadute (vv.6-12)
- L'amore di molte persone si raffredderà (v.12, AMP)
- Quando tutto questo accadrà, tutti lo vedranno (vv.27-31).
La prima volta Gesù è venuto nella debolezza. La seconda, al suo ritorno, verrà nella potenza (vv.27,30-31).
Nel frattempo, in attesa del suo ritorno, ciò che dovremmo fare è custodire le sue parole, non permettere che il nostro amore si raffreddi (v.12), mantenere il nostro cuore acceso d'amore per Gesù e ricordare il nostro “amore di prima” (Apocalisse 2,4). Joyce Meyer ha scritto: "Ravviva l'amore nella tua vita: verso il tuo coniuge e la tua famiglia, gli amici, i vicini di casa e i colleghi. Dedicati a quanti soffrono e hanno bisogno. Prega per le persone e benedicile. Cresci affinché i tuoi primi pensieri nel cuore ogni mattina riguardino come poter benedire le persone quel giorno".
3. Discernere le parole profetiche
La "profezia" è un dono dello Spirito Santo. Lo stesso Gesù ci ha donato parole profetiche. Questo brano ci ricorda l'importanza della profezia autentica (in particolare di quella che troviamo nelle Scritture, la cui autorità non può essere superata da nessun'altra profezia moderna).
Ma non tutte le profezie sono vere. Gesù dice: "Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti" (Matteo 24,11). Avverte che i falsi profeti cercheranno di ingannare le persone affermando: "Io sono il Cristo" (vv.4-5). La gente dirà: "Ecco, il Cristo è qui" oppure "È là" (v.23).
Gesù ci dice non solo di non credere a queste persone: "Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti" (v.24, MSG), ma di rivolgere la nostra attenzione ai veri profeti. Annuncia che le parole del "profeta Daniele" troveranno compimento (v.15) (vedi Daniele 9,27; 11,31; 12,11). Cita il profeta Isaia (vedi Isaia 13,10; 34,4): "Il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte" (Matteo 24,29).
Nella descrizione che fa del suo ritorno (v.27 e successivi; vedi soprattutto v.30), afferma implicitamente di essere quell’uno, simile ad un figlio di uomo, profetizzato da Daniele (Daniele 7,13).
4. Pronunciare parole che cambiano la vita
All’età di diciott’anni ho incontrato le parole di Gesù. Da quel momento la mia vita è cambiata e da allora ho avuto la gioia e spesso lo stupore di vedere molte altre vite cambiare attraverso queste parole.
Viviamo in un tempo successivo alla prima venuta di Gesù e che precede il suo ritorno. In questo tempo di mezzo abbiamo un compito: portare in tutto il mondo la buona notizia del vangelo che cambia la vita: "Questo vangelo del Regno sarà annunciato in tutto il mondo, perché ne sia data testimonianza a tutti i popoli; e allora verrà la fine" (Matteo 24,14).
Le parole del vangelo sono potenti e cambiano la vita. L'apostolo Paolo scrive: "Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede" (Romani 1,16). Non dovremmo mai smettere di annunciare il vangelo. Perché queste parole hanno il potere di cambiare la vita delle persone in modo radicale, qui in terra e per l'eternità.
Signore, grazie perché le tue parole sono eterne. Grazie per l'immenso privilegio di poter pronunciare le parole più potenti al mondo e vedere la vita delle persone cambiare. Aiutami a cogliere ogni occasione per diffondere questo messaggio al maggior numero di persone possibile.
Giobbe 35,1-37,24
5. Evitare di pronunciare parole vuote
Con il suo solito modo di parlare, fatto di falsità e mezze verità, Eliu continua il suo attacco nei confronti di Giobbe. Dice: "Non è certo menzogna il mio parlare" (36,4). In realtà il suo parlare è pieno di menzogne. Afferma che i nostri peccati non toccano o non interessano Dio (35,6). In realtà lo fanno, come sappiamo e in modo supremo guardando la croce di Cristo.
Inoltre, ironia della sorte, accusa Giobbe di cose che in realtà riguardano se stesso. Dice infatti: "Giobbe dunque apre a vuoto la sua bocca e accumula chiacchiere senza senso" (v.16). Un discorso, questo, vuoto e privo di conoscenza. Nel criticare Giobbe, Eliu moltiplica le sue parole.
Parlare a vuoto o dire sciocchezze è qualcosa che non riguarda solo Eliu, ma a volte anche noi. Tuttavia non è questo un motivo per tacere. Attraverso le parole, ognuno di noi ha infatti un enorme potenziale di influenzare positivamente la vita degli altri. Nella vita puoi avere potere dal denaro, dalla fama o dalla posizione, ma c'è un potere ancora più grande: il potere delle parole che cambiano la vita delle persone.
6. Mettere in pratica le parole di Dio
In questo brano, Eliu afferma cose riguardanti la parola di Dio che sono vere solo in parte (37,4-13). Ma, fortunatamente, il momento delle parole del Signore si sta avvicinando. Che sollievo! Per diversi capitoli abbiamo ascoltato parole vuote e di falso conforto. A volte, nella nostra vita, è proprio così: giornate piene di parole vuote. Ed è proprio in giornate come queste che a volte scopriamo il sollievo delle parole di Dio, come manna dal cielo e acqua nel deserto.
Signore, le parole che pronuncio oggi siano guidate dallo Spirito Santo. Proteggi le mie labbra e custodisci la mia lingua. Grazie per avermi parlato e perché le tue parole sono così potenti da cambiare la vita delle persone. Aiutami ad ascoltare le tue parole, a pronunciarle e a metterle in pratica.
Pippa Adds
Trovo Elihu un personaggio davvero noioso!
References
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso. Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Joyce Meyer, *Everyday Life Bible*, (Faithwords, 2018) p.1536. Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002. AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation Tutti i diritti riservati.Riguardo questo Piano

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