L’Avvento (Giorni 15-22): Spera in Dio fino a quando spunti il giorno e le ombre fuggano.Campione
Isaia 65:1-66:18a
Dio darà la retribuzione agli empi e salverà gli umili (B’)
Il nostro brano di oggi mette davanti a Israele, alle nazioni e ai lettori odierni una scelta che ricorda un passo in Deuteronomio 30:19-20.
“Io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, affinché tu viva, tu e la tua discendenza, amando il Signore, il tuo Dio, ubbidendo alla sua voce e tenendoti stretto a lui, poiché egli è la tua vita e colui che prolunga i tuoi giorni.”
La scelta ha a che fare con la vita e il bene, la morte e il male. Dio vuole che tutti giungano al ravvedimento e scelgano la vita (2 Pietro 3:9). Molti pensano di cercare la vita e il bene, ma c’è un problema. Spesso, gli esseri umani non sanno come distinguere tra il bene e il male. Andiamo vagando dietro ai desideri del nostro cuore e dei nostri occhi che ci trascinano all’infedeltà (Numeri 15:39). Molti sono propensi a chiamare “vita” ciò che non lo è, e definire “bene” quello che dispiace al Signore (65:12).
Il nostro brano può sembrare un miscuglio strano di benedizioni bellissime per gli umili (quelli che pongono fiducia in Dio) e di maledizioni orrende per gli empi (quelli che pongono fiducia in loro stessi). Il capitolo 65 inizia con la rimostranza del Signore: Il Dio vivente tendeva le mani verso Israele, un popolo affamato e assetato di idoli sordi, ciechi, muti e senza respiro. Egli gridava: «Eccomi, eccomi», ma Giacobbe non rispondeva (65:12 e 66:4). Dio li cercava per salvarli e soccorrerli, ma loro non volevano essere trovati da Lui.
Dunque, il Signore annuncia le conseguenze che gli empi avrebbero subito. Coloro che cercavano di sfamarsi e dissetarsi da soli, appoggiandosi sul proprio discernimento, avrebbero subito la fame e la sete eterna e sarebbero stati delusi, angosciati e affranti. Questo brano ci costringe a fare i conti con questo Dio che separa la luce dalle tenebre e compie la salvezza degli umili tramite il giudizio degli empi. In sostanza, Dio intende distruggere quelli che distruggono la terra (Apocalisse 11:18). Quelli che hanno seminato il vento, raccoglieranno l’uragano dell’ira furente del Signore (66:15).
E tu? Sei fra quelli che si sono umiliati sotto la potente mano di Dio? In quel caso, sappi che Egli ti innalzerà a suo tempo (1 Pietro 5:6). Il Signore tiene in serbo per gli umili un aiuto potente e un avvenire lieto, caratterizzato dalla gioia, dalla sicurezza e dall’abbondanza. Il testo descrive nuovi cieli e una nuova terra (65:17-25), che indicano il tempo della restaurazione di tutte le cose. La creazione non sarà più in travaglio e gli umili smetteranno di soffrire, perché sarà arrivato il momento della redenzione del loro corpo e di tutto il creato (Romani 8:22-23). Nessuno che speri nel Signore sarà deluso.
Scrittura
Riguardo questo Piano
Questa serie segue la stagione dell’Avvento che conta i giorni che mancano al Natale e ci insegna a sperare nel Signore, persino in tempi tenebrosi e pieni d’angoscia. In questa terza parte dello studio, che copre i giorni 15-22, rifletteremo su Isaia 56-66, i cui temi sono: “Il portavoce di Dio” e “Chi è il servo fedele?”.
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Vorremmo ringraziare Insieme (Chiesa cristiana evangelica di Caselle Torinese) per aver fornito questo piano. Per maggiori informazioni per favore visita: https://www.insiemecaselle.it/