L’Avvento (Giorni 15-22): Spera in Dio fino a quando spunti il giorno e le ombre fuggano.Campione
Isaia 61
Chi è il servo fedele, l’agente del SIGNORE? (E)
Oggi è la Viglia di Natale e la quarta domenica dell’Avvento, che ci invita a sperare in Dio fino a quando spunti il giorno e le ombre fuggano.
Questo studio è iniziato nel capitolo 40 di Isaia. I primi 39 capitoli dello stesso libro si focalizzano sulla promessa del Signore, il Re dei re, di stabilire un re davidico come il Suo agente, un Re guerriero, per far sì che germogli e cresca la giustizia e la lode sulla terra. Questi capitoli pongono la domanda: Ma, come possono gli esuli e le nazioni peccaminose partecipare alla restaurazione di Sion, quando Dio verrà per regnare sulla terra? A proposito, nei capitoli dal 40 al 48, Giacobbe fallì a motivo della sua idolatria. Ecco perché il Signore lo rimpiazzò con il Suo servo fedele.
Nei capitoli seguenti, abbiamo scoperto che il servo fedele è l’agente del Signore, Egli è il sacerdote sofferente che diventa anche il sacrificio (49-55). Inoltre, le parole del servo fedele sono le parole del Signore. Egli è l’espressione concreta della consolazione divina, il profeta che annuncia buone notizie a Sion: “Il tuo Dio regna!” (56-66).
Le tre figure presenti nel libro di Isaia, il re davidico, il sacerdote sofferente (40-55), e il profeta, il portavoce di Dio (56-66), sono simili, nel senso che tutt’e tre sono agenti fedeli del Signore. Ognuno esprime un aspetto unico del regno divino. Il profeta annuncia il regno di Dio. L’opera vicaria del sacerdote sofferente consente ai peccatori, vicini e lontani, di ravvedersi ed essere riconciliati con Dio. Il re davidico è colui che può fondare e far prosperare la giustizia, appena il regno è stabilito sulla terra.
Mentre scrisse, il profeta Isaia non sapeva chi fossero questi agenti del Signore, anche se avrebbe potuto immaginarli come la triade composta da Mosè, Davide, e forse Elia. Ma egli non poteva immaginare la fusione che si sarebbe realizzata nella persona di Gesù Cristo.
Circa mezzo millennio dopo che il libro di Isaia fu scritto, nella sinagoga di Nazaret, a Gesù fu dato il libro del profeta e, aperto il libro, trovò e lesse ad alta voce Isaia 61:1-3, «‘Lo Spirito del Signore è sopra di me...’ (Luca 4:18-19). Poi, Gesù chiuso il libro e resolo all’inserviente, si mise a sedere, e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di Lui. Egli, parlando di Sé stesso, prese a dire loro: ‘Oggi si è adempiuta questa Scrittura, che voi avete udito’».
Gesù, autenticamente divino e autenticamente davidico, realizzò nella sua stessa persona e tramite la Sua opera perfetta e finita il mansionario del servo fedele in toto. Egli è il Re, il Sacerdote, e il Profeta che doveva venire nel mondo. Oggi, fai tua la lode degli angeli che portarono una lieta notizia ai pastori di Betlemme: “Gloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli umili che egli gradisce!” (Luca 2:14). Buon Natale!
Scrittura
Riguardo questo Piano
Questa serie segue la stagione dell’Avvento che conta i giorni che mancano al Natale e ci insegna a sperare nel Signore, persino in tempi tenebrosi e pieni d’angoscia. In questa terza parte dello studio, che copre i giorni 15-22, rifletteremo su Isaia 56-66, i cui temi sono: “Il portavoce di Dio” e “Chi è il servo fedele?”.
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Vorremmo ringraziare Insieme (Chiesa cristiana evangelica di Caselle Torinese) per aver fornito questo piano. Per maggiori informazioni per favore visita: https://www.insiemecaselle.it/