L’Avvento (Giorni 15-22): Spera in Dio fino a quando spunti il giorno e le ombre fuggano.Campione
Isaia 60
Sorge il Signore per stabilire il Suo regno sulla terra (E)
Oggi, la figura del re guerriero è mitica. La si trova nei fumetti, nei film, nei videogiochi e nella storia. Nell’antichità, i popoli volgevano lo sguardo verso i loro re, affinché loro combattessero i nemici fuori dalle mura e rimettessero in sesto il paese, risolvendo i vari problemi dentro la città. I re erano le uniche persone in possesso dell’autorità, del potere e dei fondi per poter realizzare questi compiti concreti, per la loro gloria e in favore dei propri sudditi.
Per compiere tutto questo, i sovrani antichi rivestivano il ruolo del re guerriero e gli ultimi capitoli di Isaia ci mostrano il Signore degli eserciti celesti così com’è, come il Re guerriero che sorgerà per stabilire il Suo regno a Sion, che sarà chiamata “Città del Signore” (60:14). Nel 66:1, abbiamo scoperto che “il cielo è il trono di Dio e la terra è lo sgabello dei suoi piedi”, e nel 60:13, il Signore Re Guerriero dice: “Renderò glorioso il luogo dove posano i miei piedi”. Passerà a fil della spada della Sua Parola i Suoi nemici (Efesini 6:17 ed Ebrei 4:12). Salverà i Suoi sudditi che cercano rifugio in Lui. Rimetterà in sesto il paese e il mondo intero.
Consideriamo Isaia 60:17-20.
“Io ti darò per magistrato la pace, per governatore la giustizia. Non si udrà più parlare di violenza nel tuo paese, di devastazione e di rovina entro i tuoi confini; ma chiamerai le tue mura “Salvezza” e le tue porte “Lode”. Non più il sole sarà la tua luce, nel giorno, e non più la luna t’illuminerà con il suo chiarore; ma il Signore sarà la tua luce perenne, il tuo Dio sarà la tua gloria. Il tuo sole non tramonterà più, la tua luna non si oscurerà più; poiché il Signore sarà la tua luce perenne, i giorni del tuo lutto saranno finiti.”
Un’altra peculiarità del capitolo 60 è l’attività delle nazioni. Chi guarda la mappa antica del Medioriente, vedrà dei riferimenti a delle nazioni specifiche che circondano Israele. I popoli del Nord, del Sud, dell’Est, e dell’Ovest si raduneranno a Sion, cercando il Re dei re e glorificandolo (60:5 e 11). La gloria inimmaginabile del regno di Dio metterà fine alle pretese delle nazioni sulla loro propria gloria e onore, evidenziato nel loro rifiuto del governo divino. Finalmente, tutti riconosceranno che gloria e onore appartengono a Dio solo e che tutti i nostri tesori e capacità vengono dall’alto e discendono dall’unico vero Dio che è degno di ogni lode.
Noi, mentre aspettiamo l’Avvento del Signore, possiamo anticipare questo movimento mondiale e dare lode a Dio ogni giorno (Apocalisse 5:9-10). Al Suo arrivo, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione canterà un cantico nuovo, ringraziando e adorando il nostro Signore Re Guerriero, colui che combatte per noi e creerà nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia.
Scrittura
Riguardo questo Piano
Questa serie segue la stagione dell’Avvento che conta i giorni che mancano al Natale e ci insegna a sperare nel Signore, persino in tempi tenebrosi e pieni d’angoscia. In questa terza parte dello studio, che copre i giorni 15-22, rifletteremo su Isaia 56-66, i cui temi sono: “Il portavoce di Dio” e “Chi è il servo fedele?”.
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Vorremmo ringraziare Insieme (Chiesa cristiana evangelica di Caselle Torinese) per aver fornito questo piano. Per maggiori informazioni per favore visita: https://www.insiemecaselle.it/