L’uomo buono sarà ricordato

Mi torna alla mente una poesia che una delle mie figlie mi scrisse in occasione del mio 40º compleanno. Era un testo spiritoso, con un tocco d’ironia su quella nuova tappa della vita che stavo raggiungendo. Ma ciò che mi colpì profondamente fu il finale: "...noi non ci scorderemo mai della tua bontà.”

Credo che questa sia davvero l’eredità e il tesoro più grande che possiamo lasciare al mondo e a chi ci sta accanto: la bontà.

Si dice spesso: “quella persona è buona come il pane”.

Certo, perché il pane è buono. È semplice, essenziale, quotidiano. Così dovrebbe essere anche la bontà nel cuore di un uomo o di una donna: un alimento quotidiano per la nostra famiglia, per la società, ma soprattutto per la nostra vita spirituale.

Il pane ci ricorda anche il corpo di Cristo, spezzato per amore nostro. In quel gesto era racchiusa tutta la bontà del Dio dell’universo, che ha scelto di scendere sulla terra per diventare il buon pane quotidiano per ciascuno di noi.

Un pane da gustare ogni giorno, per ricordare il Suo sacrificio, ma anche per rallegrarci del Suo amore infinito.

Noi non ci scorderemo mai della Sua bontà.

Non vogliamo dimenticarla, ma farne tesoro ogni giorno.

Mangiando di quel "pane buono", diventiamo anche noi più buoni, più gustosi e “assaggiabili” per chi ci incontra, uomini e donne pieni di bontà.

Questa è l’eredità che vogliamo lasciare, anche a chi magari non ci ha mai veramente conosciuti: una bontà che non viene solo da noi, ma che nasce da una miscela misteriosa e potente: la nostra volontà di assomigliare a Dio e la Sua grazia che incontra il nostro cuore, trasformandoci giorno dopo giorno nell’immagine di Cristo.

Perché sì…

Ciò che non si scorderà mai di te è la tua bontà.