"L’uomo buono, dal buon tesoro del cuore, reca fuori cose buone.”

Questa frase - tratta dal Vangelo di Matteo 12:35 DB1885 - ci rivela una verità fondamentale: ognuno di noi custodisce un tesoro nel proprio cuore.

Ma questo tesoro può essere usato per fare il bene o, purtroppo, per fare il male.

Quante persone intorno a noi usano i doni, i talenti, le abilità ricevute per scopi distruttivi, egoistici o malvagi? E quante, invece, scelgono di mettere a frutto il proprio tesoro interiore per costruire, aiutare, donare, amare?

Dio ha posto in ciascuno di noi dei doni straordinari: talenti, capacità, sensibilità, intelligenza, creatività.

Ma ciò che fa davvero la differenza è la scelta: l’uomo buono attinge al suo cuore per portare alla luce il bene e offrirlo agli altri, con generosità e amore.

Ogni giorno possiamo allenarci a tirare fuori dal nostro cuore ciò che di prezioso possediamo: parole gentili, gesti d’amore, atti di solidarietà, segni di speranza.

Piccoli o grandi che siano, questi doni possono rendere il mondo un posto migliore, possono toccare il cuore di chi soffre, di chi è solo, di chi ha perso la fiducia.

Abbiamo un tesoro meraviglioso: Dio stesso vive in noi. La sua presenza è la nostra ricchezza più grande, la fonte di ogni bene.

Siamo stati creati a Sua immagine, portiamo in noi la somiglianza con Colui che è il Bene assoluto.

E allora, non teniamo questo tesoro per noi, ma offriamolo. Doniamolo a chi ha bisogno di bontà, di luce, di speranza.

Facciamo della nostra vita un dono continuo, perché dal nostro cuore trabocchi sempre il bene.